Introduzione

L’intelligenza artificiale (IA) ha trasformato il mondo digitale, offrendo strumenti potenti per la produttività, la creatività e l’innovazione. Tuttavia, negli ultimi anni è emerso un fenomeno noto come “enshittification”, termine coniato dallo scrittore e attivista Cory Doctorow. Questo processo descrive il declino progressivo della qualità di un servizio digitale a causa della crescente pressione per la monetizzazione e la massimizzazione dei profitti. Ma siamo di fronte a questo fenomeno anche nel settore dell’IA?


Cos’è l’Enshittification?

L’enshittification si verifica in tre fasi principali:

  1. Il servizio è ottimo per gli utenti: le aziende attirano il pubblico offrendo un prodotto di alta qualità, spesso gratuito o molto conveniente.
  2. Il servizio diventa più vantaggioso per le aziende e gli investitori: una volta consolidata una base di utenti, le aziende iniziano a spostare il focus verso la monetizzazione, offrendo servizi premium e limitando la versione gratuita.
  3. Il servizio peggiora per tutti: con il tempo, la qualità complessiva scende, l’esperienza utente si deteriora e l’azienda si concentra esclusivamente sulla massimizzazione del profitto a scapito degli utenti.

L’IA e il Rischio di Enshittification

Molti strumenti di IA, come ChatGPT, Google Bard e altri modelli di intelligenza artificiale, mostrano già segni di questo fenomeno:

  • Aumento delle limitazioni nella versione gratuita: Modelli avanzati come GPT-4 sono accessibili solo tramite abbonamenti, mentre la versione gratuita subisce restrizioni sempre più evidenti.
  • Riduzione della qualità delle risposte: Alcuni utenti segnalano che l’output delle IA sta diventando più generico e meno dettagliato, forse per ottimizzare i costi computazionali.
  • Maggiore focus sulla monetizzazione: Le aziende dietro queste tecnologie stanno spingendo verso piani a pagamento, API costose e partnership con grandi aziende.
  • Sfruttamento della base utenti: I dati degli utenti vengono utilizzati per addestrare modelli sempre più performanti, senza necessariamente offrire un ritorno diretto ai primi utilizzatori.

Esempi di Enshittification nell’IA

  1. ChatGPT (OpenAI): inizialmente gratuito e illimitato, ora ha una versione premium con accesso prioritario a GPT-4, mentre la versione base è sempre più limitata.
  2. Google Bard: Progetto inizialmente lanciato con grandi aspettative, ma con restrizioni e un accesso limitato rispetto ai modelli di ricerca standard.
  3. Modelli AI su social network: Piattaforme come Instagram e TikTok stanno integrando IA che limitano sempre più il controllo degli utenti sui contenuti suggeriti, favorendo inserzioni e engagement artificiale.

Possibili Soluzioni per Contrastare l’Enshittification dell’IA

Non tutto è perduto: esistono strategie per prevenire un declino inarrestabile della qualità dei servizi IA. Alcune soluzioni includono:

  • Regolamentazione trasparente: Imporre norme che obblighino le aziende a mantenere un livello minimo di accessibilità e qualità nei loro modelli di IA.
  • Modelli open-source: Iniziative come Mistral AI e LLaMA di Meta offrono alternative aperte che possono contrastare la deriva verso la completa monetizzazione.
  • Sviluppo decentralizzato: Progetti di IA basati su blockchain o comunità open-source potrebbero mantenere un ecosistema più equo e accessibile.
  • Maggior consapevolezza degli utenti: Educare il pubblico sui rischi dell’enshittification può incentivare l’uso di strumenti alternativi e open-source.

Conclusione

L’enshittification è una minaccia concreta per il futuro dell’intelligenza artificiale. Se lasciato senza controllo, questo fenomeno potrebbe trasformare strumenti innovativi in servizi limitati, costosi e meno efficienti. Tuttavia, esistono soluzioni per contrastarlo: il futuro dell’IA dipende dalle scelte di utenti, sviluppatori e legislatori. Solo con un approccio equilibrato tra innovazione, accessibilità e sostenibilità economica si potrà evitare che anche l’IA segua la stessa traiettoria di declino già vista in altre piattaforme digitali.


Domanda finale per il lettore:

Siamo già in una fase avanzata di enshittification dell’IA o c’è ancora margine per un’inversione di rotta?

enshittification AI, declino tecnologia, IA commerciale, intelligenza artificiale degradante, paywall IA, crisi digitale, AI cyberpunk, innovazione persa, corruzione tecnologica, intelligenza artificiale etica, monopoli tecnologici, IA per profitto, distopia digitale, sicurezza dati, disinformazione AI, AI contro utenti, algoritmi distorti, intelligenza artificiale inefficace, crisi digitale, declino open-source, IA proprietaria, futuro distopico, tecnologia manipolata, capitalismo digitale, AI a pagamento, sfruttamento utenti, declino GPT, intelligenza artificiale corrotta, AI senza accesso libero, monopolio OpenAI.

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

We use cookies to personalise content and ads, to provide social media features and to analyse our traffic. We also share information about your use of our site with our social media, advertising and analytics partners. View more
Cookies settings
Accept
Privacy & Cookie policy
Privacy & Cookies policy
Cookie name Active

Who we are

Suggested text: Our website address is: https://www.ivanoesposito.org/it.

Comments

Suggested text: When visitors leave comments on the site we collect the data shown in the comments form, and also the visitor’s IP address and browser user agent string to help spam detection.

An anonymized string created from your email address (also called a hash) may be provided to the Gravatar service to see if you are using it. The Gravatar service privacy policy is available here: https://automattic.com/privacy/. After approval of your comment, your profile picture is visible to the public in the context of your comment.

Media

Suggested text: If you upload images to the website, you should avoid uploading images with embedded location data (EXIF GPS) included. Visitors to the website can download and extract any location data from images on the website.

Cookies

Suggested text: If you leave a comment on our site you may opt-in to saving your name, email address and website in cookies. These are for your convenience so that you do not have to fill in your details again when you leave another comment. These cookies will last for one year.

If you visit our login page, we will set a temporary cookie to determine if your browser accepts cookies. This cookie contains no personal data and is discarded when you close your browser.

When you log in, we will also set up several cookies to save your login information and your screen display choices. Login cookies last for two days, and screen options cookies last for a year. If you select "Remember Me", your login will persist for two weeks. If you log out of your account, the login cookies will be removed.

If you edit or publish an article, an additional cookie will be saved in your browser. This cookie includes no personal data and simply indicates the post ID of the article you just edited. It expires after 1 day.

Embedded content from other websites

Suggested text: Articles on this site may include embedded content (e.g. videos, images, articles, etc.). Embedded content from other websites behaves in the exact same way as if the visitor has visited the other website.

These websites may collect data about you, use cookies, embed additional third-party tracking, and monitor your interaction with that embedded content, including tracking your interaction with the embedded content if you have an account and are logged in to that website.

Who we share your data with

Suggested text: If you request a password reset, your IP address will be included in the reset email.

How long we retain your data

Suggested text: If you leave a comment, the comment and its metadata are retained indefinitely. This is so we can recognize and approve any follow-up comments automatically instead of holding them in a moderation queue.

For users that register on our website (if any), we also store the personal information they provide in their user profile. All users can see, edit, or delete their personal information at any time (except they cannot change their username). Website administrators can also see and edit that information.

What rights you have over your data

Suggested text: If you have an account on this site, or have left comments, you can request to receive an exported file of the personal data we hold about you, including any data you have provided to us. You can also request that we erase any personal data we hold about you. This does not include any data we are obliged to keep for administrative, legal, or security purposes.

Where your data is sent

Suggested text: Visitor comments may be checked through an automated spam detection service.

Save settings
Cookies settings