La “Carta Vaticana sull’Intelligenza Artificiale” è un’iniziativa promossa dalla Santa Sede che mira a promuovere un uso etico dell’intelligenza artificiale (IA), fondato su valori quali il bene comune, la dignità umana, la giustizia e la neutralità. L’obiettivo è orientare lo sviluppo e l’applicazione dell’IA in modi che rispettino i principi etici fondamentali e contribuiscano al benessere dell’umanità.
Microsoft, IBM e Cisco, tra le aziende leader nel settore della tecnologia e dell’innovazione, hanno aderito a questa carta, dimostrando il loro impegno a sviluppare e implementare tecnologie di intelligenza artificiale in modo responsabile. Con la loro partecipazione, queste aziende si impegnano a rispettare e promuovere i principi delineati nella carta, tra cui la trasparenza, l’inclusività, l’imparzialità e l’affidabilità.
L’aderenza a questa carta può coinvolgere diverse attività pratiche, come la revisione e l’aggiustamento delle politiche aziendali relative allo sviluppo dell’IA, la formazione degli sviluppatori e degli altri dipendenti sui principi etici, e l’implementazione di meccanismi di controllo per assicurare che i sistemi di IA rispettino i principi etici durante il loro funzionamento.
L’uso del termine “algoretica” si riferisce in genere alla riflessione etica sulle implicazioni delle tecnologie algoritmiche, come l’intelligenza artificiale. La carta vaticana e l’adesione di queste grandi aziende rappresentano un passo significativo verso un futuro in cui la tecnologia, e in particolare l’intelligenza artificiale, siano utilizzate in modo che favorisca il bene comune e protegga i diritti umani e la dignità.